venerdì 15 gennaio 2021

Disturbo Bipolare

 

Il Disturbo Bipolare (o disturbo maniaco-depressivo, o bipolarismo o depressione bipolare) è un disturbo dell’umore che colpisce circa il 3% delle persone nell’arco della vita, sebbene circa il 5-10% della popolazione generale soffra di disturbi della sfera affettiva. È un disturbo complesso, difficile da riconoscere, anche perché il quadro clinico è multiforme e frequentemente associato ad altri disturbi psichiatrici quali l’abuso di sostanze, i sintomi psicotici (come deliri ed allucinazioni), i disturbi di personalità, i disturbi d’ansia, i disturbi del controllo degli impulsi.

Il soggetto che ha un disturbo bipolare non ha la consapevolezza di averlo nella maggior parte dei casi, perché le fasi ipomaniacali e maniacali sono percepite come normali. È un disturbo che se non riconosciuto e curato correttamente può avere gravi conseguenze: molte ore di lavoro perse, rottura di relazioni affettive, periodi di spesa eccessiva e immotivata, periodi di maggiore disinibizione sessuale o di maggiore litigiosità e nervosismo, maggiore rischio di suicidio, oltre a molta sofferenza soggettiva.

L’umore è definibile come una tonalità affettiva predominante che permea e colora la vita psichica, e che viene percepita come stabile sebbene temporalmente sia caratterizzata dal susseguirsi di una vasta gamma di emozioni e sentimenti che fisiologicamente variano in relazione a diversi fattori interni (per esempio le variazioni delle ore di luce o dei livelli degli ormoni) ed esterni (ambientali e relazionali). Come fosse il colore della tela su cui stendere i colori della giornata. L’umore è fisiologicamente influenzato e perturbato, ma attraverso complessi meccanismi di regolazione mantiene un equilibrio, e gli individui hanno la percezione di un controllo, di una naturalità del loro “sentire” le cose.

Il disturbo bipolare è caratterizzato dalla perdita più o meno marcata di questo equilibrio, per cui si osserva da un lato, un’instabilità affettiva, una labilità emotiva, una lunaticità esasperata, che si riflette nella vita personale e relazionale del soggetto; dall’altro, momenti di fissazione del tono dell’umore, tra la depressione da una parte e l’eccitamento (ipo)maniacale dall’altra. Con l’umore variano i livelli di energia fisica, la sensazione di maggiore o minore efficienza mentale, la qualità e la forza dei pensieri, il sonno, l’appetito e il peso, la reattività agli eventi e alle provocazioni. In pratica assieme all’umore vengono coinvolte le emozioni, i pensieri, i comportamenti, il modo di prendere le decisioni e le priorità.


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