lunedì 18 gennaio 2021

Parlavo con mia nonna ieri...

 

Parlavo con mia nonna ieri, parlavo di quel lui che mi aveva tradita, ferita. E lei mi ha detto:
''Sai, ai miei tempi quando un uomo si innamorava di una donna la amava e la rispettava sempre. Un giorno ero al mercato, io e nonno ci eravamo appena conosciuti e siamo andati a spasso tenendoci la mano. Ad ogni bancarella qualcosa mi meravigliava, bracciali, orecchini, colori, era tutto bellissimo ma a quei tempi i soldi mancavano e non potevo permettermi nulla.
Quando mi riaccompagnò a casa mi salutò con un bacio, con la promessa che mi avrebbe chiamato una volta a casa.
E lo ha fatto, lo faceva sempre, lo fa ancora adesso e sono passati 50 anni. Il mattino dopo vicino al mio letto trovai una piccola busta, al suo interno c'erano un paio di orecchini bellissimi, di quelli che avrei voluto comprare ma non mi potevo permettere.
Brillavano erano la cosa più bella che io avessi mai ricevuto, così lessi il bigliettino che diceva ''Questi orecchini non sono segno del mio amore, ma il sorriso che avrai tu quando li indosserai, si, quello sarà il segno del mio amore.
Probabilmente adesso una cosa del genere sarebbe considerata troppo dolce da parte di un uomo, quando invece non sanno che per rendere felice una donna basta poco, basta amarla ogni giorno, senza dimenticarsi di chiamarla, senza tradirla, senza mentirle, senza lasciarla sola. Lo so che forse ti sembra impossibile che esista ancora un uomo così adesso ma sono quasi sicura che da qualche parte ancora c'è e non smettere di cercarlo, non smettere mai. Perché l'amore non è mai lacrime, tristezza, paura, insicurezza, solitudine, mai. L'amore è amore, e se c'è non smette mai di brillare. Non accontentarti del non amore, abbi coraggio e cerca quello vero. Quello che nessuno ha più il coraggio di provare.

Portami in strada, figlio, che ho ancora...

 

Portami in strada, figlio, che ho ancora buone gambe; a camminare senza rotta fissa con te non mi sentirò vecchia...

Invitami a casa tua, figlio, domenica mattina; a condividere il tuo buon tavolo e sentirmi accompagnata...

Parlami con affetto, figlio, non mi sfidare né ti agitare; noi vecchi siamo come bambini ci piace che ci viziano, ci sorridete senza disagio...



Festeggia le mie ricorrenze, non criticare le mie follie; cercherò di essere coraggiosa anche se sorgono amarezze...

Non allontanarmi dalla tua parte, non parlarmi con rabbia; ho ancora la mia mente chiara, i ricordi di un tempo...

Vieni a trovarmi a casa, figlio mio, io non ti chiederò nulla; solo la tua presenza e contemplare il tuo viso...

Non lasciarmi triste e sola, non mettermi a letto; i dottori si sbagliano, il dolore è nell'anima...

Bisogna imparare a

 

Bisogna imparare
a parlare rivolti verso il bene
smettere di dire
mi dispiace che non ci sei
e iniziare a dire
sono contento che ti penso,
smettere di dire
sono triste perché mi manchi
e iniziare a dire
sono felice perché ti sento dentro

bisogna imparare
la dialettica dell'amore
piantarla di ripetere le cose che non vogliamo
le cose che ci fanno male
e iniziare a evidenziare
le cose che vogliamo vedere accadere,
iniziare a parlare
le parole che fanno bene
anche quando dobbiamo dire
cosa ci fa male

bisogna imparare
a raggirare il nero, le tenebre
possiamo dire
sto vivendo un momento buio
oppure
sto vivendo un momento in cui il sole
si è un attimino preso una pausa da me,
hai detto le stesse cose,
però hai nominato il sole
e il sole ti sente
quando lo nomini si accorge
e si rigira verso te
corre a chiederti scusa
e ti ritorna in cuore

bisogna imparare
a dire le parole buone
quelle con la luce dentro
bisogna imparare
a smettere di lamentarci
per le cose che non abbiamo
e iniziare a parlare
delle cose che ci farebbero bene

le parole sono importanti
perché dicono come la pensiamo
dicono quello in cui crediamo
e descrivono quello che facciamo
e noi non siamo che questo.
Gio Evan


domenica 17 gennaio 2021

Ci sono persone che ...

 


Ci sono persone che hanno la capacità di lasciare il segno. Sono le persone che vivono con passione la loro vita, che vogliono trasmettere qualcosa di sè, che si coinvolgono e ti coinvolgono, che ti prendono per mano e ti aiutano a capire, a vedere una luce nel buio. Riuscire ad incontrare queste persone e avere la fortuna di viverle è una magia. Non importa come e dove e soprattutto non importa quando, l'importante é conoscerle.

A volte conosci persone che


A volte conosci persone che non hanno una grande cultura, nè una grossa istruzione, ma che hanno grande umanità e bontà d’animo.
Nei loro comportamenti scorgi tanta sensibilità e comprensione.
Tutto ciò li rende belle persone. Io le definisco “gente che sa vivere”.
Poi conosci persone istruite, acculturate, plurilaureate
che non hanno il senso del rispetto, dell’educazione, dell’umiltà.
Non ho una definizione per queste persone. So solo che se dovessi scegliere tra le une e le altre, sceglierei sempre quelli che “sanno vivere”.

 

sabato 16 gennaio 2021

Un uomo ricco entrò in un bar a Miami.

 

Un uomo ricco entrò in un bar a Miami. Una volta entrato, notò una donna africana (nera) seduta in un angolo.
Andò al bancone, prese il portafoglio e urlò: " barista! Pago da bere per tutti in questo bar, tranne per quella donna nera laggiu '.
Il barista prese i soldi e iniziò a servire da bere gratis a tutti al bar, tranne per la donna africana. Invece di andarsene, la donna nera semplicemente guardò il tizio e gli urlò: " grazie!"
Questo fece arrabbiare l'uomo ricco. Quindi, ancora una volta, prese il portafoglio e gridò: " cameriere! Questa volta offro bottiglie di vino e cibo per tutti in questo bar, tranne per quella africana seduta lì nell'angolo!" il cameriere un'altra volta prese i soldi dell'uomo e iniziò a servire cibo gratis e vino per tutti al bar tranne per l'Africana .
Quando il cameriere appena ebbe servito il cibo e le bevande, la donna africana semplicemente sorrise all'uomo e gli disse: " grazie!" Quindi, l'uomo, si chinò sul bancone e chiese al barista: " cosa c'e ' che non va con quella donna nera? Ho comprato cibo e bevande per tutti in questo bar, tranne per lei, e invece di irritarsi ed andarsene, lei si siede lì, mi sorride e grida: " grazie!" " è pazza?" il barista sorrise all'uomo Ricco e disse: " No, non è pazza. Lei è la proprietaria di questo bar."
A volte il nemico senza saperlo agisce a nostro favore


Innamorati di un uomo che ti meriti.

 


“Innamorati di un uomo che ti meriti. Che ti accetti come sei. Innamorati di un uomo che non si comporti da idiota. Che non rovini con i fatti quello che promette con la bocca. Innamorati di un uomo diverso. Che sia sensibile, che sia coraggioso. Che tutte le sere ti dia la buonanotte dandoti un bacio sulla fronte. Innamorati di un uomo che ti cerchi per amore più che per necessità. Che ti faccia piangere, ma solo di felicità. Innamorati di un uomo che sappia scaldarti come il migliore dei tuoi cappotti, ti faccia sentire la migliore di tutte. Innamorati di un vero uomo.”

Disturbi del Sonno


I disturbi del sonno colpiscono molte persone, pregiudicando, in alcuni casi, la qualità della loro vita e alterando le normali attività fisiologiche del loro corpo. Molte persone non sanno come affrontare questi disturbi né tanto meno come risolverli. La mancanza di sonno può causare stanchezza cronica, diminuzione dell’attenzione e della concentrazione e irritabilità. Un’insonnia prolungata, inoltre, può avere effetti dannosi sulla salute.


Quante sono le ore di sonno necessarie perché una persona si possa sentire “riposata”?

Per la maggior parte delle persone è sufficiente dormire dalle 7 alle 8 ore a notte. Poi ci sono i cosiddetti “dormitori lunghi”, che necessitano di 10 ore. Esistono anche i “dormitori corti”, per i quali sono sufficienti 5 o 6 ore di sonno per star bene e non lamentare eccessiva sonnolenza diurna o sensazione di spossatezza.


Quali sono i fattori che influenzano la qualità del sonno?

L’insonnia è il disturbo più frequente ma non è l’unico. Ci possono essere delle cause soggettive come il disturbo dell’umore, la depressione, l’ansia, oppure problematiche come la sindrome delle “gambe senza riposo”, un disagio causato da un’intensa irrequietezza motoria alle gambe che impedisce al paziente di iniziare il sonno notturno.

Alla base di una scarsa qualità del sonno possono esserci fattori che alterano il normale ritmo sonno-veglia. Questi fattori, a volte, sono riconducibili a determinate malattie sistemiche, a disturbi della tiroide, a scompenso cardiaco o a ipertensione arteriosa.

Altre cause che possono disturbare il sonno sono: il caffè, l’alcool, la nicotina, i cibi pesanti e l’attività sportiva nelle 3-4 ore prima di coricarsi.


Quali sono le principali conseguenze della deprivazione del sonno?
Le principali conseguenze dell’insonnia sono:


astenia, ossia una stanchezza significativa;

disturbi dell’attenzione, della concentrazione e della memoria, soprattutto sul lavoro;

eccessiva sonnolenza diurna;

disturbo dell’umore;

ansia e facile irritabilità.


Esistono dei rimedi per i disturbi di sonno occasionali?

Il rimedio migliore è individuare la causa alla base del disturbo e capire se questa può essere rimossa. Prima di passare a una terapia farmacologica, si segnalano alcuni accorgimenti per una buona igiene del sonno:

- coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, se possibile, anche nel fine settimana;
- usare la camera da letto solo per dormire, evitando quindi di guardare la televisione o di mangiare a letto;
- ridurre nicotina, caffeina e alcool nell’arco della giornata;
- svolgere esercizio fisico regolare, ma non nelle 3-4 ore prima di coricarsi;
- esporsi con regolarità alla luce solare, perché ciò favorisce il corretto ritmo circadiano.


Che cosa si può fare se il problema diventa cronico?

Se le indicazioni espresse precedentemente non sono risolutive, il medico specialista potrà consigliare alcune terapie farmacologiche, a cominciare dalla melatonina.

Successivamente, è possibile ricorrere alle benzodiazepine oppure a ipnoinducenti, farmaci che favoriscono la comparsa del sonno.

Ci sono persone che faticano ad addormentarsi ma che poi dormono regolarmente; altre, invece, hanno molte difficoltà a mantenere un sonno costante e prolungato. Altre ancora tendono a svegliarsi molto presto al mattino, non riuscendo più a riaddormentarsi: in quest’ultimo caso il problema può essere legato a un disturbo depressivo e, al posto degli ipnoinducenti, è consigliabile ricorrere agli antidepressivi.


Quando rivolgersi a uno specialista?

L’aiuto di uno specialista diventa essenziale quando la persona capisce che questo disturbo si sta prolungando nel tempo, pregiudicando in modo significativo la qualità di vita. I disturbi che la persona avverte possono essere diversi – facile irritabilità, deconcentrazione sul lavoro, difficoltà a portare a termine un progetto, problemi a mantenere l’attenzione per un periodo di tempo prolungato: in presenza di questi sintomi è bene rivolgersi a un medico.


Qual è il percorso previsto per un paziente che ha disturbi del sonno?

Nel caso in cui gli accorgimenti di cui sopra non siano stati sufficienti a risolvere il problema, è consigliabile rivolgersi a un centro di medicina del sonno.

Qui verrà eseguito l’esame della polisonnografia, che – registrando l’attività elettroencefalografica, insieme ad altri parametri come il tono muscolare, l’attività respiratoria, i movimenti oculari, la frequenza cardiaca ecc. – è in grado di offrire una valutazione sia qualitativa sia quantitativa del sonno.

venerdì 15 gennaio 2021

Le persone con il tipo di personalità del Protagonista


Le persone sono attratte dalle forti personalità e i Protagonisti irradiano autenticità, interesse e altruismo, si alzano a parlare senza timore se hanno la sensazione che qualcosa debba essere detta. Le persone con il tipo di personalità del Protagonista trovano naturale e semplice comunicare con gli altri, soprattutto in prima persona, e la loro natura penetrante consente loro di raggiungere ogni mente, attraverso fatti e logica o la cruda emozione. I Protagonisti vedono con facilità le motivazioni delle persone e gli eventi apparentemente scollegati, e sono in grado di mettere insieme queste idee e di comunicarle come obiettivo comune con un’eloquenza che è a dir poco affascinante.

L’interesse che i Protagonisti hanno per gli altri è autentico, quasi eccessivo: quando credono in qualcuno, possono farsi coinvolgere troppo nei problemi dell’altra persona, porre troppa fiducia in essa. Per fortuna, questa fiducia tende ad essere una profezia auto-gratificante, poiché l’altruismo e l’autenticità dei Protagonisti ispirano coloro i quali sono oggetto di attenzione a diventare essi stessi migliori. Ma se queste personalità non fanno attenzione, possono estendere eccessivamente il proprio ottimismo, a volte spingendo gli altri oltre ciò che sono pronti o disposti a fare.

I Protagonisti sono inoltre soggetti a un altro tranello: hanno enormi capacità di riflessione e analisi dei propri sentimenti, ma se vengono coinvolti eccessivamente nella situazione pietosa di un’altra persona, possono sviluppare una sorta di ipocondria emotiva, rispecchiando i problemi delle altre persone, cercando di risolvere in se stessi qualcosa che non è sbagliato. Se queste personalità giungono al punto in cui sono trattenute dalle limitazioni vissute da qualcuno, ciò può ostacolare la loro capacità di vedere oltre il dilemma ed essere di aiuto. Se ciò accade, è importante che i Protagonisti si tirino indietro e si avvalgano dell’auto-riflessione per distinguere tra ciò che realmente sentono e ciò che è una questione separata che occorre osservare da un’altra prospettiva.

...La lotta non ci deve scoraggiare dal supportare una causa che riteniamo essere giusta

I Protagonisti sono persone autentiche e premurose che non parlano a vuoto, e nulla li rende più felici di essere alla guida, unendo e motivando il proprio team con entusiasmo contagioso.

Le persone con il tipo di personalità del Protagonista sono altruiste appassionate, spesso eccessivamente, ed è improbabile che abbiano timori nell’affrontare qualsiasi difficoltà nel difendere le persone e le idee in cui credono. Non c’è da meravigliarsi che molti Protagonisti famosi siano leader politici e culturali influenti – questo tipo di personalità vuole aprire la strada a un futuro più luminoso, che si tratti di condurre la nazione alla prosperità o di portare la propria squadra di calcio a una sofferta vittoria .


Il bello dopo 40 anni l'ho scoperto il giorno dopo.

Il bello dopo 40 anni l'ho scoperto il giorno dopo.

Si comincia avere meno rimpianti.
Saluti solo chi ti saluta.
Amare?! Ehehe...capisci che è una grande parola...infatti la usi con cautela!
Le seghe mentali di ciò che pensano gli altri...li lasci per gli altri.
Parli...solo con chi ti fa piacere di parlare.
Il "no"...diventa: "NO."
Il "va bene"...diventa: "basta così".
Il "ci penso" ...spesso diventa:
"col cazzo".
Eh si...! Si comincia una sorte di scelta.
Si comincia scegliere solo ciò che ci fa stare bene...
anche con il rischio di restare soli.
Dopo 40 anni ...eh beh...tutto cambia.
Cambia che cominci a capire la frase di Vasco:
"Il tempo vola... e la Vita è una sola!"

Non sprecate il vostro tempo per persone inutili, situazioni inutili...e peggio ancora, per ciò che è "limitato"...tipo i cervelli di certe persone.
Perché poi...
"Il tempo vola...è la Vita...è una sola!"


Disturbo Bipolare

 

Il Disturbo Bipolare (o disturbo maniaco-depressivo, o bipolarismo o depressione bipolare) è un disturbo dell’umore che colpisce circa il 3% delle persone nell’arco della vita, sebbene circa il 5-10% della popolazione generale soffra di disturbi della sfera affettiva. È un disturbo complesso, difficile da riconoscere, anche perché il quadro clinico è multiforme e frequentemente associato ad altri disturbi psichiatrici quali l’abuso di sostanze, i sintomi psicotici (come deliri ed allucinazioni), i disturbi di personalità, i disturbi d’ansia, i disturbi del controllo degli impulsi.

Il soggetto che ha un disturbo bipolare non ha la consapevolezza di averlo nella maggior parte dei casi, perché le fasi ipomaniacali e maniacali sono percepite come normali. È un disturbo che se non riconosciuto e curato correttamente può avere gravi conseguenze: molte ore di lavoro perse, rottura di relazioni affettive, periodi di spesa eccessiva e immotivata, periodi di maggiore disinibizione sessuale o di maggiore litigiosità e nervosismo, maggiore rischio di suicidio, oltre a molta sofferenza soggettiva.

L’umore è definibile come una tonalità affettiva predominante che permea e colora la vita psichica, e che viene percepita come stabile sebbene temporalmente sia caratterizzata dal susseguirsi di una vasta gamma di emozioni e sentimenti che fisiologicamente variano in relazione a diversi fattori interni (per esempio le variazioni delle ore di luce o dei livelli degli ormoni) ed esterni (ambientali e relazionali). Come fosse il colore della tela su cui stendere i colori della giornata. L’umore è fisiologicamente influenzato e perturbato, ma attraverso complessi meccanismi di regolazione mantiene un equilibrio, e gli individui hanno la percezione di un controllo, di una naturalità del loro “sentire” le cose.

Il disturbo bipolare è caratterizzato dalla perdita più o meno marcata di questo equilibrio, per cui si osserva da un lato, un’instabilità affettiva, una labilità emotiva, una lunaticità esasperata, che si riflette nella vita personale e relazionale del soggetto; dall’altro, momenti di fissazione del tono dell’umore, tra la depressione da una parte e l’eccitamento (ipo)maniacale dall’altra. Con l’umore variano i livelli di energia fisica, la sensazione di maggiore o minore efficienza mentale, la qualità e la forza dei pensieri, il sonno, l’appetito e il peso, la reattività agli eventi e alle provocazioni. In pratica assieme all’umore vengono coinvolte le emozioni, i pensieri, i comportamenti, il modo di prendere le decisioni e le priorità.


giovedì 14 gennaio 2021

Disturbi di ansia

 


Le cause dei disturbi d'ansia non sono del tutto note, ma sono coinvolti sia fattori psichiatrici che medico generici. Molti individui sviluppano disturbi d'ansia in assenza di un precedente fattore scatenante chiaramente identificabile. L'ansia può essere una risposta a fattori stressanti di tipo ambientale, come la fine di una relazione significativa o l'esposizione a una calamità che mette in pericolo la vita.

Sintomatologia


L'ansia può presentarsi all'improvviso, come nel panico, oppure gradualmente nel corso di diversi minuti, ore o giorni. Può durare da pochi secondi ad anni, sebbene una durata maggiore è più caratteristica dei disturbi d'ansia. Lo spettro dell'ansia va da preoccupazioni appena percettibili al panico intenso. La capacità di tollerare un dato livello di ansia varia da individuo a individuo.


I disturbi d'ansia possono essere talmente stressanti e dirompenti da portare alla depressione. In alternativa, il disturbo d'ansia e un disturbo depressivo possono coesistere o la depressione può insorgere per prima, mentre i segni e sintomi del disturbo d'ansia si possono manifestare successivamente.

Diagnosi

Stabilire se l'ansia sia talmente dominante e grave da configurarsi come disturbo è una decisione che dipende da numerose variabili e i medici divergono circa il momento in cui fare la diagnosi. I medici devono innanzi tutto usare l'anamnesi, l'esame obiettivo, e appropriati esami di laboratorio per determinare se l'ansia sia dovuta a un disturbo medico generale o all'uso di farmaci. Essi inoltre devono determinare se l'ansia è dovuta a un altro disturbo mentale.



La diagnosi di uno specifico disturbo d'ansia si basa sulla sua sintomatologia caratteristica. I medici solitamente usano i criteri specifici del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5), che descrive i sintomi specifici e richiede l'esclusione di altre cause che inducono i sintomi.


Un'anamnesi familiare di disturbi d'ansia è d'aiuto nel fare la diagnosi poiché alcuni pazienti sembrano ereditare una predisposizione a manifestare gli stessi disturbi d'ansia da cui sono affetti i loro familiari, così come una vulnerabilità generale a sviluppare altri disturbi d'ansia. Tuttavia, sembra che alcuni pazienti acquisiscano gli stessi disturbi dei loro parenti attraverso il comportamento appreso.


Disturbo paranoide di personalità

 

Il disturbo paranoide di personalità è caratterizzato da un modello pervasivo di diffidenza ingiustificata e dal sospetto verso gli altri che riguarda l'interpretazione delle loro motivazioni come dannose. La diagnosi avviene in base a criteri clinici. Il trattamento si basa sulla terapia cognitivo-comportamentale.

Sintomatologia


I pazienti con disturbo paranoide di personalità sospettano che gli altri stanno progettando di sfruttarli, ingannarli, o far loro del male. Essi ritengono che possono essere attaccati in qualsiasi momento e senza ragione. Anche se non vi è poca o nessuna prova, persistono nel mantenere i loro sospetti e pensieri.


Spesso, questi pazienti pensano che gli altri li hanno notevolmente e irreversibilmente danneggiati. Sono ipervigili per potenziali insulti, offese, minacce e slealtà e cercano significati nascosti nelle osservazioni e nelle azioni. Esaminano attentamente gli altri per trovare prove per sostenere i loro sospetti. Per esempio, possono interpretare un'offerta di aiuto come se si implichi che essi non sono in grado di fare un compito per conto proprio. Se pensano di essere stati insultati o feriti in alcun modo, non perdonano la persona che li ha feriti. Essi tendono a contrattaccare o ad arrabbiarsi in risposta a queste lesioni percepite. Poiché diffidano degli altri, sentono il bisogno di essere autonomi e di avere il controllo.


Questi pazienti sono riluttanti a confidarsi o a sviluppare rapporti stretti con gli altri, perché temono che l'informazione possa essere usata contro di loro. Essi dubitano della lealtà degli amici e della fedeltà del coniuge o del partner. Essi possono essere estremamente gelosi e possono costantemente mettere in dubbio le attività e le motivazioni del loro coniuge o partner, nel tentativo di giustificare la loro gelosia.


Pertanto, può essere difficile andare d'accordo con i pazienti con disturbo paranoide di personalità. Quando gli altri reagiscono negativamente con loro, prendono queste risposte come conferma dei loro sospetti originali.



Diagnosi



- Criteri clinici (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition [DSM-5])


- Per una diagnosi di disturbo paranoide di personalità, i pazienti devono avere




- Una persistente sfiducia e sospettosità verso gli altri


- Questa sfiducia e sospetto sono mostrati dalla presenza di ≥ 4 dei seguenti:




- Sospetto ingiustificato che altre persone li stiano sfruttando, ferendo o ingannando



- Preoccupazione con dubbi ingiustificati circa l'affidabilità dei loro amici e colleghi



- Riluttanza a confidarsi con gli altri per timore che le informazioni siano utilizzate contro di loro



- Errata interpretazione di osservazioni benevole o di eventi come denigrazioni nascoste, ostili, o dal significato minaccioso



- Mantenere rancore per insulti, ferite, o offese



- Disponibilità a pensare che il loro carattere o la loro reputazione sono stati attaccati e rapidità nel reagire con rabbia o nel contrattaccare



- Sospetti ricorrenti e ingiustificati che il coniuge o il partner siano infedeli


Inoltre, i sintomi devono avere inizio nella prima età adulta.

mercoledì 13 gennaio 2021

I permalosi e la cattiva abitudine di offendersi per tutto.

 



Tutti abbiamo degli amici e parenti permalosi. Non è per nulla facile avere a che fare con qualcuno che si offende per tutto, dato che in qualsiasi momento potrebbe manifestare un malessere per qualcosa che mai e poi mai avremmo immaginato potesse arrecare fastidio.

La maggior parte delle volte queste persone si sentono messe a disagio da fatti o situazioni in realtà per nulla inopportuni. Uno scherzo insignificante, una piccola dimenticanza o una parola che a loro risulta intollerabile. In alcuni casi, a fare la differenza è l’estrema suscettibilità di alcune persone. In altri, semplicemente il mal costume di offendersi per qualsiasi cosa.

Per i permalosi e per chi vi sta accanto, diventa tutto molto difficile. Questa abitudine rischia di ostacolare le relazioni interpersonali, oltre a generare una sofferenza il più delle volte inutile. Perché esiste gente che si offende per qualsiasi cosa? Come fare quando accade?

Permalosi: perché si offendono per tutto?

Il sentimento di offesa si presenta quando percepiamo che gli altri ci stanno trattando con disprezzo e inferiorità, ma anche quando non ci riconoscono come individui o non riconoscono ciò che facciamo. Si tratta senz’altro di atteggiamenti offensivi ma, a essere sinceri, sono situazioni che si verificano tutti i giorni.

Eppure, per alcune persone queste situazioni risultano intollerabili. Non lasciano correre. La suscettibilità può essere alimentata da diversi fattori. Eccone alcuni: 

- Sentimento di inferiorità. Quando l’autostima non è solida e non si ha una forte considerazione di sé, è possibile sentirsi offesi per un nonnulla. Si ha la sensazione che gli altri cerchino sempre di sottolineare la propria inferiorità, cosa non vera.

- Rigidità di pensiero. Alcune persone pensano che le cose vadano dette e fatte in un modo solo. Quando ciò non avviene, si sentono tradite e si offendono. Sono molto suscettibili verso qualsiasi attacco alle loro convinzioni.

- Egocentrismo. Dare eccessiva importanza a loro stessi li porta a essere un tantino paranoici. Finiscono con l’essere convinti che tutto giri attorno a loro e che gli altri parlino male di loro.

Si consiglia di essere cauti con temi quali religione, sessualità, ideologie politiche o nazionalismi. Sono tutti argomenti in grado di risvegliare ogni tipo di suscettibilità, a maggior ragione in soggetti di questo tipo.

Le offese e la loro vera importanza

Molti dicono: “Nessuno ti ha offeso, ti sei offeso da solo”. Hanno ragione. Ognuno ha diritto a pensare, affermare e dire quello che pensa. Ovviamente, a tutto c’è un limite. La violenza psicologica non può essere ammessa. Ma tra la violenza psicologica e un’opinione o un atteggiamento che non ci piace, il passo è lungo. Nessuno può vivere in modo sano sentendosi continuamente offeso da tutto e tutti.

Che fare quindi? Questi consigli possono aiutare una persona permalosa:

- Nessuno vi ha offeso, al massimo contrariato. Se siete convinti che gli altri debbano per forza pensare e comportarsi in un determinato modo, forse ad essere sbagliate sono le vostre aspettative, non ciò che dicono e fanno gli altri.

- Permettete alla gente di essere come vuole essere. Nessuno ha il diritto di decidere gli atteggiamenti altrui. Bisogna imparare ad accettare gli altri così come sono, così come loro devono accettarci per come siamo fatti.

- Nessun commento casuale cambierà la vostra vita. La gente può pensare bene o male di voi. Ma in nessuno dei casi questo cambierà in alcun modo la vostra vita. Ciò che importa è come vi vedete e vi sentite con voi stessi.

- Imparate a ridere di voi stessi. Non prendetevi troppo sul serio, altrimenti sarete solo profondamente suscettibili verso qualsiasi cosa in grado di minare il vostro ego. Comportarsi così non farà che ritorcersi contro di voi, oltre ad allontanare gli altri.

È importante diventare impermeabili ai commenti e agli atteggiamenti altrui. 

Essere permalosi causa solo un perenne stato di conflitto con gli altri, la maggior parte delle volte per argomenti di scarsa importanza.


Parlavo con mia nonna ieri...

  Parlavo con mia nonna ieri, parlavo di quel lui che mi aveva tradita, ferita. E lei mi ha detto: ''Sai, ai miei tempi quando un uo...